Incredibile ma vero! Ancora tasse sui cittadini. Come se non bastassero ben 17 accise sul prezzo della benzina, il governo del NON FARE aumenterà per ben 75 milioni di Euro(fonte il fatto) le accise del carburante. Penso che ormai sia di dominio pubblico quali sono le accise sul prezzo della benzina, molte obsolete, alcune giuste, ma questa è la solita storia.
E’ utile fare un ripasso:
- 1935 guerra in Abissinia
- 1956 per la crisi di Suez
- 1963 disastro del Vajont
- 1966 alluvione di Firenze
- 1968 terremoto di Belice
- 1976 terremoto Friuli
- 1980 terremoto in Irpinia
- 1983 guerra del Libano
- 1996 per la missione di pace in Bosnia
- 2004 rinnovo contratto ferrotranvieri
- 2005 acquisto autobus ecologici
- 2009 terremoto Aquila
- 2011 finanziamento alla cultura
- 2011 immigrati provenienti dalla Libia
- 2011 alluvione per l’alluvione in Liguria
- 2011 decreto salva Italia
- 2012 terremoto Emilia
Complessivamente, le 17 accise ancora in vigore gravano sui prezzi dei carburanti per 0,419 euro, su cui va paradossalmente calcolata l’Iva del 21%, per un totale di 0,507 euro. Tuttavia, le tasse sui carburanti ammontano a 0,881 euro per la benzina verde e 0,747 euro per il gasolio, in quanto comprendono anche l’imposta di fabbricazione dei carburanti, il cui ammontare è stabilito dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Inoltre, nel ’99 il governo D’Alema, attraverso il d.lgs. 173/1999, diede il via libera all’introduzione dell’accisa regionale, a cui molte regioni italiane hanno spesso fatto ricorso in questi anni per cercare di mettere in ordine i propri conti.
Ecco è proprio questo il punto, per aiutare le popolazioni in difficoltà ci può stare ma per cercare di mettere in ordine i conti per i disastri economici che LORO hanno creato proprio no! Invece di risparmiare sui costi della politica, sulle province sugli stipendi e pensioni d’oro cercano sempre nel portafoglio della gente. Ora questo governo del NON FARE vuole continuare a prelevare, diciamogli basta!! Magari cominciamo a prendere i mezzi pubblici, prendiamo di meno la macchina,magari per gli spostamenti brevi prendiamo una bella bicicletta e cominciamo a pedalare verso un mondo senza petrolio
L’aspetto positivo è che più costa la benzina e meno auto ci sono in strada. Pensa se il prezzo fosse di 10 euro al litro, prenderemmo più mezzi pubblici o mezzi non motorizzati e meno auto private.
allora com’è andato il primo giorno di mobilità “alternativa”? 😀