MoVimento 5 stelle · roma · Uncategorized

Analisi fredda ma non troppo

Schermata 2019-05-27 alle 12.50.18

Ancora con gli occhi cisposi e stanco per due giornate al seggio scrivo questa analisi fredda ma non troppo.

Non troppo perché la mia prima reazione è stata: Ma a che serve tutto questo?

Uscito dalla sezione avrei voluto gridare un grande andate tutti a  F———!

Perché stai buttando il tuo tempo dietro a persone così superficiali che non vanno mai in profondità sulle cose e si fermano solo all’apparenza?

Perché basta sparare caxxate in tv e vincere?

Perché dopo le ultime vicende giudiziarie si continua a votare questa gente?

Perché come genitori stiamo sacrificando tempo a nostro figlio e sopratutto per CHI lo stiamo facendo?

La rabbia è veramente tanta, questa mattina le prime parole che ci siamo detti sono:

Che incubo!  Nulla più, sguardi bassi e morale a terra.

Vedo facce super sorridenti in televisione, finalmente l’incubo 5 stelle secondo loro è svanito.

Ora la mia analisi fredda, freddissima, perché oggi mi sento veramente male, è questa.

Ha senso ancora stare in questo governo?

Io valuterei un’uscita dignitosa e se proprio vogliamo rimanere valuterei di riportare il movimento ad essere il movimento che lavora con la rete dei cittadini, eviterei questa lenta e incontrovertibile agonia. Perderemo credibilità? Mai come lo abbiamo fatto in questo anno rincorrendo Salvini sul suo terreno.

Quando Salvini ci porterà su temi come TAV, autonomie del nord,  sicurezza bis e temi lontani anni luce dalla nostra visione di futuro noi come ci comporteremo?

Andremo dietro a loro perdendo ancora consensi oppure stacchiamo la spina da subito?

Non possiamo cedere al ricatto, il contratto va rispettato?

Bene non permettiamo di essere i suoi ostaggi. Continuiamo a parlare alle persone da Movimento e non come partito.

Siamo entrati nel loro campo e ci hanno sparato alle spalle, ci siamo cascati come fessi.

Abbiamo tralasciato le nostre battaglie e stiamo cedendo su molti temi promessi in campagna elettorale.

Gli italiani ci confermano che hanno bisogno di un leader e continuano a dirci che senza un leader si sentono persi, noi abbiamo sempre detto il contrario.

Forse le fragole ancora non sono mature, perché le fragole hanno bisogno di molta luce e non di piccoli sprazzi di sole che con molta difficoltà abbiamo irradiato in questo ultimo anno al governo. Il reddito è arrivato ma evidentemente ancora non è stato spiegato bene, parliamo, comunichiamo.

Molte fragole nascono nelle serre e non all’aria aperta nei boschi, sono abituate ad essere riparate dal vento e dal freddo. Non sono forti ancora per stare all’aperto.

Sono due tipi di società completamente diversi, noi vogliamo che ogni testa pensante riesca a capire cosa gli succede sotto casa, che sia informata, riesca ad occuparsi del bene pubblico, riesca ad essere attiva, riesca a costruire una comunità solidale senza muri e pistole,  non vogliamo un cittadino passivo che se ne frega perché tanto ci pensa qualcuno.

Questa società si basa ancora su questo schema dell’uomo’ forte al comando, del primo in lista che mai andrà al parlamento europeo, del super eroe che risolve i problemi di tutti.

Questo tipo di società non potrà mai essere vincente, sarò sempre fallimentare.

Questo voto conferma che non siamo pronti, l’italiano ha paura di cambiare, ha paura di guardarsi allo specchio e di cambiare le proprie abitudini, i cambiamenti spaventano, per questo votano chi gli da sicurezza(Dio/famiglia/patria/muri tra persone)perché in fondo sta bene così, il suo orticello bello se lo coltiva, degli altri non interessa.

Prima di tutto c’è l’IO e non il ‘NOI’, c’è la sgomitata e non l’abbraccio e finché non si prenderà coscienza trasformando la società in un una società solidale e informata non riusciremo mai a realizzare quello che è nei nostri sogni.

Ci siamo chiusi come un partito tradizionale, ci siamo uniformati a quelli che abbiamo sempre combattuto, il partito non è il movimento, ricordiamoci la nostra costituzione:

”Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi”

Siamo cambiati moltissimo forse un analisi andrebbe fatta tutti insieme.

Ora torno a disperarmi ma non si molla un centimetro.

 

 

Uncategorized

LE INTERVISTE A ‘CASO’ E IL REDDITO DI CITTADINANZA

mimma visalli

Se ne è parlato e se ne parlerà ancora del reddito di cittadinanza.

Purtroppo in tutte le trasmissioni televisive in maniera veramente mistificatoria.

Si è partiti dalle coperture impossibili,

vi ricordate le famose domande di Giannini: Ma dove trovate i soldi?

Poi si è cominciato a parlare di divani e di denari a persone che non hanno voglia di lavorare.

Poi dei modi per aggirare e ‘fregare’ lo stato per avere i soldi in maniera illecita.

Poi siamo arrivati al reddito che sarebbe stato richiesto solamente dagli abitanti del sud Italia.

Anche questa smentita dai dati visto che Milano e Torino sono tra le prime 10 città ad aver richiesto il reddito e il 48% di richieste viene dal centro/nord.

Ora che cominciano ad arrivare le carte, con i soldi VERI dentro,

e quindi alle persone in difficoltà finalmente arriva ossigeno per la loro vita,

si intervistano le persone scelte con un preciso scopo.

Far vedere che le promesse fatte non corrispondono al vero.

Ieri trasmissione scandalosa di Formigli che ha intervistato una signora a ‘caso‘ che prende sui 250 Euro e non 780(500+280 se hai casa in affitto).

Tutta la trasmissione a sottolineare l’inefficacia della manovra e della mancanza di una struttura adeguata per il ricollocamento delle persone nel mondo dei lavoratori.

Si prendono a modello persone che non prendono i 780 Euro(500+280)  ma quelli che per dichiarazioni di reddito precedente(il calcolo si fa sulla dichiarazione dell’anno precedente) hanno diritto a meno soldi e nel caso della signora sui 250.

Con la nuova dichiarazione, che si presenterà a giorni, la signora, se ha dichiarato sotto la soglia, prenderà l’intera cifra, ovviamente nessuno in studio l’ha detto.

C’era addirittura un esponente PD, Marattin, che continuava a sparlare e addirittura mettere il REI sullo stesso piano. La faccia come il bronzo.

E sempre per ‘caso‘, questa signora, spulciando in rete,  sembrerebbe appartenere ad ambienti di sinistra.

Nella foto principale e in basso, alcuni suoi commenti ‘imparziali’ con commenti ad esponenti politici che presumibilmente sono del suo stesso partito visto il tenore degli scritti o area politica ben definita.

La domanda è?

Visto che il 52% circa del reddito erogato è sopra i 500 euro e ha una media di 520 euro perchè Formigli & co. continuano a ‘sputare’ veleno su un aiuto alle famiglie povere?

Forse perché questa riforma è una riforma sociale più a sinistra di sempre??

Un aiuto così massiccio e mai visto nella storia repubblicana perché viene attaccato così violentemente e non si ammette che forse delle famiglie che prima avevano ZERO ora hanno qualcosa da spendere per VIVERE E MANGIARE??

 

 

 

Uncategorized

Muri medievali

muri

Si gioca sulla paura del diverso, si fa leva sulle convinzioni più becere di ogni individuo, questa è una guerra tra poveri e chi ci lucra sono solo personaggi che fanno della propaganda la loro questione di vita.

Personaggi che molto spesso sono a braccetto con il malaffare e che non rispettano per primi le regole di una società civile. Sono quelle persone che si fanno forza delle paure e degli aspetti più primitivi di tutti noi.

Queste persone cercano di alzare muri tra persone,  ti convincono e ti fanno pensare di essere più protetto e più sicuro senza lo straniero o il rom di turno,

ti convincono che escludendo il diverso sei salvo, non capendo che facendo così rimarrai sempre più isolato.

Una comunità che esclude non potrà mai chiamarsi tale,

una comunità chiusa rimane nel recinto delle sue convinzioni, etichettando lo straniero e il diverso come il male, generalizzando e non entrando nello specifico.

I zingari sono tutti ladri e non si vogliono integrare, i romeni sono pericolosi e i napoletani tutti camorristi.

Una comunità abbraccia le persone in difficoltà, non le caccia,

insieme nelle difficoltà si cresce.

Una comunità non calpesta il pane, lo dona.

Chi vuole costruire muri non capisce che si rimane chiusi in se stessi, non aperti al dialogo e all’integrazione.

Dalle persone diverse da noi c’è scambio e crescita personale.

I muri fanno parte del medioevo e non di una società moderna.

Concludo con un esempio che potrebbe aiutare a capire che la soluzione non sono i muri ma l’integrazione.

Ipotizziamo di chiuderci all’interno di un confine con muri altissimi in modo che nessuno possa entrare, tutti italiani, nessun straniero.

Nessuno può entrare e nessuno può uscire.

Saresti al sicuro?

Non ci saranno più corrotti, stupratori, spacciatori, ladri, evasori e omicidi?

La risposta è scontata.

Quindi di cosa hai paura?

Forse dei tuoi fantasmi?

A volte basterebbe accendere la luce della ragione, come si faceva da bambini in una stanza buia per scacciare la paura e finalmente riusciremo a far sparire dalla nostra mente i nostri pregiudizi.

 

 

Uncategorized

Roma e il calcio, la civiltà non è di casa.

Schermata 2019-05-03 alle 20.38.48

Roma merita di più.

Il calcio a Roma non riuscirà mai ad elevarsi?

Penso a Londra con 5 squadre di calcio rivali nella stessa città, derby sentitissimi ma mai beceri come possono essere qui a Roma. Finita la partita si torna a vita normale con sfottò goliardici, nulla più.

Possibile non capire che l’altra squadra, seppur odiata, rappresenta la stessa città?

Possibile non rispettare la storia delle tifoserie e del club?

Perché a Roma non ci riusciamo?

Perché non riusciamo a sfotterci in maniera sana, senza varcare il limite del rispetto reciproco?

Ieri, l’artista internazionale Jorit, ha realizzato e concluso un murales a Ponte di Nona che raffigura l’attaccante più rappresentativo della Lazio, Ciro Immobile.

Questo murales è stato fatto in occasione della finale di Coppa Italia che la Lazio giocherà il 15 Maggio all’Olimpico contro l’Atalanta e per omaggiare le due squadre finaliste la FIGC aveva sponsorizzato, anche a Bergamo, la realizzazione di due murales, uno per la squadra di Roma e un altro per la squadra di Bergamo.

Questa opera è stata fatta in periferia davanti un campetto di calcio, proprio per dare un segnale ai bambini e a tutti gli sportivi romani per dare speranza ai giovani calciatori.

E ovviamente per festeggiare l’evento.

Qui non si tratta di romanisti e laziali, qui si tratta di civiltà e di rispetto.

Si tratta di sport ed evidentemente in questa città non ci meritiamo due squadre all’altezza proprio per colpa di questi atteggiamenti che tendono ad affossarci come realtà sportiva.

In 100 anni di storia, Roma ha portato risultati scarsi  e questo dipende anche dall’atteggiamento delle tifoserie, troppo morbose e molto spesso unica ragione di vita per molti.

Molti con la Roma e con la Lazio ci vivono,

non si tratta più semplicemente di sport.

Bisognerebbe ripensare tutto da capo, isolare questi atteggiamenti.

Imbrattare un’opera del genere fa capire quanto disagio esiste  in periferia e quanto lavoro c’è da fare.

La bellezza genera bellezza e in periferia manca spesso, abbiamo bisogno di bellezza.

Qui il video della lavoro di restauro dopo l’atto di questa notte.

cir