200.000 Euro spesi per l’albero di Natale di Roma.
Sembrerebbe questa la cifra spesa dai ‘capaci’ della giunta Gualtieri.
In pompa magna giornalisti e media ci dicono che questo è un’albero sostenibile e a risparmio energetico.
Ripeto 200.000 Euro spesi, senza bando.
Altro che risparmio.
Il bando lo avevano fatto ma è andato DESERTO!
Ovviamente tutti zitti.
Mica come quegli incapaci che per due anni consecutivi hanno avuto uno sponsor come Netflix, cha ha pagato per avere l’onore di stare a Piazza Venezia, che al posto dei fantastici Pannelli Fotovoltaici, che diciamolo servono a ben poco, ci avevano messo addirittura la casetta di Babbo Natale dove i bambini lasciavano la letterina.
Ora la letterina dove la mettono??
Tra una cella fotovoltaica e l’altra forse, orrendo e inadeguato. Brutto da vedere, un cazzotto un un occhio per piazza Venezia.
Oscena messa in scena, scusate il gioco di parole ma questo è.
Sono tutti GREEN con il Natale degli altri, soprattuto con le nostre tasche.
Oggi è la festa di tutti i lavoratori, ma in particolare il tuo.
Tu che oggi ti senti un leone,
vorresti gridare per quanto tu abbia sofferto,
per le ingiustizie che hai subito, per tutte le dita contro che ti hanno puntato.
Per esserti preso la colpa per la diffusione di questa malattia, nonostante i fatti e tutte le evidenze scientifiche che hanno smentito i ‘cantastorie’.
Oggi brindo a te, che non ti sei piegato di fronte al ricatto di stato,
brindo a te che per lavorare hai dovuto pagare di tasca tua il ‘pizzo’.
Brindo a te che ti sei fatto fare un fastidioso tampone ogni due giorni per accedere al tuo posto di lavoro, nonostante la Costituzione parlasse chiaro.
Brindo a te insegnante che hai perso la gioia di insegnare ai tuoi alunni per una legge infame,
che ti sei fatto sospendere,
che non ti sei piegato e che nonostante tutto reintegrato continui ad essere vilipeso,
ed emarginato in uno scantinato senza la possibilità di insegnare,
nonostante tutte le evidenze scientifiche che hanno smascherato questo governo di azzeccagarbugli.
Brindo a te poliziotto che ti hanno tolto l’arma e ti hanno tolto lo stipendio,
brindo a te che portavi in giro politici ma ti sei fatto sospendere mentre sentivi discorsi sul salario minimo e di difesa dei più deboli, mentre a te ti hanno tolto tutto.
Brindo a te medico, che nonostante tu fossi laureato e quindi il più accreditato a parlare,
ti hanno tolto il camice e ti hanno sospeso dall’ordine dei medici, mentre hanno accolto medici stranieri senza abilitazione e senza i requisiti che a te chiedevano.
Brindo a te che nonostante tu avessi parenti in ospedale o in RSA non te li hanno fatti vedere, non hanno potuto sentire il tuo calore e la tua vicinanza anche se sano e negativo al test.
Purtroppo ancora soffri per questo perché fino a Dicembre 2022(forse) ancora rimarrà in piedi questa follia.
Brindo a te che ti hanno dato del terrapiattista, del complottista, del fascista, dell’egoista, del menefreghista e ti hanno detto che non pensi agli altri.
Brindo a te sportivo che non ti sei potuto allenare,
Brindo a te ragazzo che non hai più visto i tuoi compagni agli allenamenti ma magari a scuola si.
Ti hanno tolto la possibilità di fare sport e senti dire a qualcuno che il diritto allo sport deve essere inserito in costituzione.
Brindo a te che ancora in classe ti costringono con la mascherina mentre in discoteca, negli stadi e nei negozi nei quali andrai non la dovrai più portare.
Ti hanno discriminato nel silenzio generale, del menefreghismo, questo si, di molti.
Ha fatto male il silenzio di chi la pensa in maniera diversa ma che non ha mosso un dito per difenderti.
Ma non sei stato solo, insieme a te ci sono state molte persone che hanno detto NO.
Che hanno rifiutato qualsiasi ricatto, libertà di scelta sempre e comunque.
A te oggi si innalza il mio calice, oggi sei un po’ più libero, nonostante tutto.
Il migliore, il nonno più osannato d’Italia, il magnifico e infallibile capo del Governo italiano,
dà il meglio di sé nell’ennesima conferenza stampa autoreferenziale.
Con tono saccente mette di fronte ad un bivio il popolo italico, volete la pace o il condizionatore??
Senza vergogna ha fatto questa domanda, senza preoccuparsi dell’idiozia della stessa.
Come si può tollerare una cosa del genere?
Immagino se al suo posto ci fosse stata qualsiasi altra persona cosa avremmo letto oggi sui giornali.
Ormai può dire e fare qualsiasi cosa.
E’ un po’ come la dichiarazione sul greenpass che ti permette di stare in ambienti sicuri e senza la possibilità di contagiarsi secondo lui oppure come la questione del ”o ti vaccini o muori”
Ennesima figuraccia per il Mario più famoso d’Italia, colui che si erge come un pallone gonfiato rispetto a chi pone dubbi e domande, gonfiato purtroppo dai nostri media che ormai sono proni verso questo governo dei ‘migliori’.
Provo a ragionare insieme a voi, ad esprimere un concetto semplice di controllo psicologico delle masse.
Una breve riflessione che mi inquieta particolarmente.
Da ieri, state accettando restrizioni della vostra libertà nonostante sia finita l’emergenza sanitaria.
Prima, senza stato d’emergenza, (quindi de facto, paragonabile all’oggi), non dovevate mostrare nulla per viaggiare, lavorare, fare sport e andare al cinema.
La vostra libertà non aveva scadenza, non era condizionata da un codice a quadrettoni.
Ora lo state accettando, come se fosse una cosa normale.
Ma a Maggio tolgono tutto, questa la risposta di molti, ma quei molti già sono consapevoli che non sarà così, in autunno ricomincerà il balletto.
Ci sarà il richiamo, non quarta dose, mi raccomando non va detto.
Ormai dire le cose come stanno non è più conveniente, guardate con la guerra.
Noi siamo per la pace e l’Italia è una nazione che RIPUDIA la guerra, come strumento di pace però mandiamo le armi.
Domandatevi perché state accettando tutto questo,
non rispondete d’istinto,
non rispondete facendo parte di una fazione o di un’altra.
Se lo state accettando ORA, in questo preciso momento, dove è stata dichiarata la fine dell’emergenza,
lo accetterete anche DOPO, accetterete tutto e di più, un pezzetto alla volta sarete in catene.
E una volta in catene ribellarsi sarà impossibile.
Mi sembra un dejavù ma è tutto vero. Il PD si riprende Roma, ha vinto in i tutti i municipi, tranne uno. Stranamente proprio dove il movimento si giocava il ballottaggio con la destra. Gualtieri avrà al suo fianco la regione Lazio del ‘compare’ Zingaretti. Un Rosso(finto,molto sbiadito) colora i nostri quartieri. Vedrete che da domani Roma sarà Ginevra, i cinghiali saranno già un ricordo, si apriranno gli impianti magicamente e la spazzatura sparirà. I giornali e i media diranno che finalmente si è invertita la rotta e che andrà tutto bene, ma ci vorrà del tempo. Magari una seconda consiliatura, perché 5 anni sono pochi. Quel tempo che nessuno ci ha mai dato sin dal primo giorno. I ‘capaci’ sono tornati, o meglio non sono mai andati via. Negli uffici, nelle dirigenze, nei posti di potere, sono sempre stati li. Pronti a rallentare, a rinviare, a girarsi dall’altra parte ma scattanti appena il ‘partito’ chiama. E ora si riprendono tutto di nuovo. No non se lo riprendono, mi sbaglio, è sempre stato loro. Non sono bastati i bilanci in ordine, non è bastato il salvataggio di Atac, gli autobus nuovi, la lotta alla criminalità e al malaffare. L’approvazione di bilanci regolari in Ama dal 2003. I nuovi compattatori e squaletti. Non è bastata l’onestà, le piazze e le strade illuminate, la lotta allo spaccio, i bandi regolari, le nuove assunzioni delle precarie nelle scuole, i nuovi vigili, Expo 2030, il Pums, le palestre nuove, i playground, lo skate park, gli eventi innovativi come la Formula E, le nuove bike lane e piste ciclabili, l nuovi bandi per il verde orizzontale e verticale, il bando dei sampietrini, la demolizione della tangenziale, i lavori sulla Tuscolana, il rifacimento di 800km di strade con interventi di manutenzione straordinaria, marciapiedi nuovi, il tunnel Giovanni Paolo II rifatto completamente, Non è bastato tutto questo ed altro ancora. (Per vedere una parte dell’immenso lavori consiglio questo sito http://www.cosefatte.it) Abbiamo subito 5 anni di lotte e sgambetti degni della peggior politica con i media asserviti e pronti al massacro. Certo errori ci sono stati ma non ci è stato mai concesso nulla, mai un articolo che rendesse merito. Adesso arriveranno tanti soldi per Roma, arriveranno anche i famosi poteri chiesti invano per anni. Anni di richieste buttate al vento. Arriveranno perché i capaci devono gestire il denaro, loro, non noi. Ora basta, torniamo ad essere l’alternativa a queste corazzate di clientelismo, riprendiamoci quello che ci hanno tolto nuovamente. Basta essere la stampella del PD, torniamo ad essere il terzo incomodo, torniamo a parlare alle persone, su cosa li abbiamo traditi? Parliamo dei nostri temi. Un appello a tutto il movimento, il 60% dei Romani non ha scelto questo sindaco, non è andato a votare. Parliamo a loro e a chi ha votato col naso turato. Non si può continuare così. Il Movimento si deve dare una scossa. Ho ancora negli occhi i festeggiamenti di Napoli mentre si perdeva a Roma e a Torino. Dovevate difenderle con i denti e invece vi siete piegati e avete preferito festeggiare con chi ci ha sempre schifato. Piegati a Letta, Zingaretti, De Luca, ai Franceschini e alla Lorenzin. Io attendo sulla riva del fiume, nella speranza che rinasca quell’ardore che è sparito in troppe persone. Avanti con coraggio.
Grazie per tutti i messaggi di affetto che stiamo ricevendo, non smetterò mai di ringraziarvi.
Abbiamo perso non ci sono dubbi, ci porteremo sempre nel cuore questi anni difficili ma allo stesso tempo fantastici.
È stato un onore poter servire la nostra città,Virginia lo ha fatto con tutta la forza e l’energia possibile, non ha mai smesso di impegnarsi per migliorare e migliorarsi.
Evidentemente non siamo riusciti a trasmettere alle persone quello che è stato fatto in questi anni, dispiace tanto.
Roma aveva bisogno di continuità, spero che il nuovo sindaco non distrugga tutto quello che di buono troverà.
E posso assicurare che è molto.
Auguro al nuovo sindaco di lavorare come ha fatto lei,
di spegnere la luce del Campidoglio per ultimo come ha fatto lei,
di prendere decisioni scomode senza badare al consenso come ha fatto lei,
di combattere il malaffare come ha fatto lei,di ascoltare come ha fatto lei,
di metterci la faccia sempre come ha fatto lei,
di lavorare per il bene di tutti e non di pochi come ha fatto lei.
Una guerriera accetta la sconfitta.
Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in Vittoria.
Ella è amareggiata dal dolore, della perdita, soffre all’indifferenza.
Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo.
Una guerriera sa che la guerra è fatta di molte battaglie,
Noi carichi a pallettoni, ieri ho seguito Virginia quasi tutto il giorno.
Tra organizzazione della giornata,impegni istituzionali, interviste in televisione, incontri con i comitati e cittadiniIl giorno è passato veloce.
Secondo me bisognerebbe istituire da statuto di Roma Capitale, un giorno con il sindaco per ogni cittadino a rotazione.
Per rendersi conto davvero e da vicino quello che un sindaco fa per la propria città.
Dovrebbe essere permesso da statuto.
Come vedete, nel video, in mattinata siamo stati nel suo ufficio e sulla sua scrivania ho trovato il libro di Gianroberto Casaleggio e sfogliando mi sono soffermato su queste tre frasi: -Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama Farfalla. -Nel paese della bugia, la verità è una malattia -La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini. Direi tre frasi perfette per descrivere questo momento. Soprattutto la seconda, quando si parla dicendo la verità, quando si affermano cose scomode ti emarginano, ti attaccano e ti trattano da appestato, vedi presentazione della Nuvola.
Giornata passata a mille all’ora tra impegni istituzionali,
tra cambi di scarpe(ma perché hanno inventato le ballerine?),
uno sguardo veloce su Roma dal ‘balconcino’ più bello del mondo,
con vista mozzafiato, al trucco autogestito in bagno ai cambi di abito per l’intervista con la Merlino all’aria che tira,
alla diretta fb con Alessandro Di Battista e al parco Tamburrano a parlare con i comitati e i cittadini del posto.
Alle 18 solita enjoy che mi ha riportato a casa da Matteo.
Finita la giornata chiacchierando davanti ad un piatto di minestrone a mezzanottele ho chiesto:
Come stai?
Come ti senti?
Mi ha risposto alla grande, mi sento di aver dato tutto il possibile e credo di farcela nuovamente.
Io in questi giorni ho un misto di sensazioni che vanno dall’euforia al panico totale.
Devo ostentare sicurezza e tranquillità ma la mia faccia a volte tradisce l’ansia.
Mi sento come se stessi sulle montagne russe, lo stomaco è in subbuglio, questi tre giorni saranno interminabili per il mio sistema nervoso.
Oggi ultimo giorno di Campagna elettorale
Ore 11.45 a Tor Sapienza Via Tranquillo Cremona 6
con chiusura alle 20 a Piazza Bocca della Verità,
dobbiamo trasmettere tutta l’energia possibile a Roma e ai romani.Che scelgano chi è stato dalla loro parte, sempre.
Restituiamo a Virginia l’affetto e la passione che ci ha messo in questi 5 anni con la vostra presenza, non potete mancare oggi.
Inizia la mattinata con una bella notizia per la nostra città,
Roma è candidata ufficiale per EXPO 2030.
Roma comincia a correre e a investire per il futuro. Grazie ai conti in ordine finalmente Roma tornerà protagonista.
Ieri ho seguito Virginia tutto il giorno, fino alle 18 perché poi dovevo dare il cambio ai nonni con Matteo.
E’ stata una giornata fianco a fianco e faticosa.Molto calda, sembrava una giornata di Agosto.Sole a picco e tante sudate.
Quando stai con lei e la vedi al lavoro ti accorgi di quanto possa essere innamorata del suo lavoro, di quanta passione ci mette, di quanta energia ci mette.
Siamo partiti da casa verso le 9 e siamo andati al mercato di Val Melaina, tantissima gente un misto tra persone contente e persone scontente, io mi stupisco della sua calma, del suo impegno a spiegare alle persone perché esistono determinati problemi, c’è chi ascolta, chi ringrazia, chi l’abbraccia, chi la insulta gratuitamente senza un perché.
Rimanendo a distanza ascolto le persone che commentano,
c’è chi dice ma hai visto è proprio brava,
quant’è piccola sembra una ragazzina,
Hai capito perché questa cosa non si può fare?
Mamma mia ancora state dietro a questa,
C’avete tradito etc.
Io voto Meloni(ma perché si candida?)insomma se ne sentono di tutti i colori.
Questa è la bellezza di Roma.
Dopo il mercato siamo andati al Colosseo per vedere i nuovi giardini, un lavoro magnifico.
Nel video c’è Virginia che mi fa vedere il prima e il dopo, una riqualificazione incredibile dopo decenni di incuria per il posto più bello del mondo.
Andate a vedere che lavoro magnifico è stato fatto.
Poi di corsa in Campidoglio, sono le 14.
Non si mangia, direi come al solito, Virginia tira fuori dal suo frigo in studio dei pezzetti di Parmigiano e degli yogurt.
Che fortuna!
Mi devo abituare ai suoi ritmi e al suo cibo.
Mi sogno una carbonara, ma non posso nemmeno sognarlo che siamo già in strada.
Ha un intervista con Italpress, assisto dallo studio.
Perfetta, come sempre.Poi andiamo di corsa per un’altra intervista nel camper con Askanews.
Verso le 16 appuntamento a Casale Nei dove l’aspettano dei cittadini per un dibattito.
Ore 18 si torna sul Camper per andare alla marcia della legalità, ma io la devo lasciare per andare da Matteo.
Torno a casa prendendo una enjoy che purtroppo non arriva in periferia inoltrata, il primo posto utile è la stazione di Monte Mario, parcheggio, prendo il treno.
Verso le 19 arrivo devastato, poi mi faccio la domanda, ma come fa tutto il giorno cosi?
Sembrava un fiorellino quando l’ho salutata.
Mi dice che tornerà presto, ma è mezzanotte e ancora di lei nessuna traccia.
Porto Puffo giù, sui fornelli un bel minestrone freddo preparato da mia madre.
Sa che è uno dei piatti preferiti di Virginia(a parte la zucca e il Philadelphia NDR),ogni volta che viene a casa mamma le fa trovare pronto una bella quantità di verdure.
Vado a dormire con Puffo che mi guarda, penso che mi stia dicendo vai pure, l’aspetto io.
Mi sveglio questa mattina e vedo il piatto nel lavello, bene qualcosa ha mangiato.
diario del marito(capitano non è adatto per ovvi motivi),
ecco i viaggi di Virginia durante la sua campagna elettorale,
Fino ad arrivare Là, dove nessuna Donna era mai giunta prima….
Proprio così, la prima donna sindaco di Roma.
Nessuna donna era mai riuscita,
hai dato la speranza a molte bambine, ragazze e donne che vedono te come un esempio.
Me ne accorgo quando andiamo in giro,
le donne vedono in te una possibilità, ripongono in te un sentimento di fiducia per il loro futuro.
Hai fatto e continuerai a fare la storia di Roma, per buona pace di Michetti, Gualtieri e Calenda.
Tutti e tre uomini.
Hai squarciato quel maschilismo che regna in politica e in quasi tutti i posti di comando della nostra società.
Tornando al 26esimo giorno con Virginia,
ieri il mio primo di ferie l’ho passato in giro con Matteo,
facendo il papà a tempo pieno,
portato a calcio e poi siamo andati insieme al Parco delle Palme a Ottavia per la presentazione del gruppo municipale.
Virginia ha avuto tante interviste e ci siamo sentiti poco, anzi proprio zero.
Telefono che squilla a vuoto con la segreteria che scatta dopo il quinto squillo.
Ormai potrei scommettere su questa cosa, la probabilità d risposta ad una chiamata è pari allo zero virgola qualcosa.
Lei mi dice sempre, senti Francesca per urgenze(la sua assistente)
Si va bene per le urgenze ma a Francesca non è che gli posso dire mi manchi, forza dai coraggio, t’ho visto qui, brava, che ti preparo per cena, ti aspetto sveglio, no non lo posso dire.
A proposito di cena, io sono andato a dormire verso l’una.
Ho lasciato un piatto di pasta al pesto in cucina rinsecchito e questa mattina il piatto era vuoto.
Vedi qualcosa mangi allora 🙂
L’ho sentita arrivare a notte fonda mentre stavo sognando Calenda,
che diceva falsità su falsità ,
parlava di inceneritori ma non dice quanto ci metterebbe a costruirne uno e soprattutto dove cavolo lo vorrebbe fare a Roma?
Me lo sono sognato che si alterava perché Virginia gli ha ricordato in faccia che nella classifica dei parlamentari Italiani come presenza nelle votazioni, chissà nelle commissioni e nei lavori svolti, è 71esimo su 76 tra gli italiani cioè tra gli ultimi 6.