Ieri è stata dichiarata la fine della pandemia, a rete unificate e si sono dichiarati almeno 20 milioni di morti.
Poi vai a verificare, cosa che dovrebbe fare un giornalista appena preso il tesserino, e ti accorgi che i morti sono un terzo di quelli dichiarati dalla stampa.
Tra questi andrebbero calcolati quelli che sono morti ‘Per’ e quelli ‘Con’ ma sarebbe un esercizio troppo complesso, per il macello che è stato fatto a livello sanitario in quel periodo, per le cure sbagliate e per la mancanza di dati certi. Un caos totale insomma.
200.000 Euro spesi per l’albero di Natale di Roma.
Sembrerebbe questa la cifra spesa dai ‘capaci’ della giunta Gualtieri.
In pompa magna giornalisti e media ci dicono che questo è un’albero sostenibile e a risparmio energetico.
Ripeto 200.000 Euro spesi, senza bando.
Altro che risparmio.
Il bando lo avevano fatto ma è andato DESERTO!
Ovviamente tutti zitti.
Mica come quegli incapaci che per due anni consecutivi hanno avuto uno sponsor come Netflix, cha ha pagato per avere l’onore di stare a Piazza Venezia, che al posto dei fantastici Pannelli Fotovoltaici, che diciamolo servono a ben poco, ci avevano messo addirittura la casetta di Babbo Natale dove i bambini lasciavano la letterina.
Ora la letterina dove la mettono??
Tra una cella fotovoltaica e l’altra forse, orrendo e inadeguato. Brutto da vedere, un cazzotto un un occhio per piazza Venezia.
Oscena messa in scena, scusate il gioco di parole ma questo è.
Sono tutti GREEN con il Natale degli altri, soprattuto con le nostre tasche.
Al G20 l’unica donna capo del governo, Giorgia Meloni, viene attaccata perché si porta la figlia a Bali. Un paese ormai al limite del ridicolo che invece di domandarsi sul perché le donne, non ci sono nei posti che contano preferiscono puntare il dito su chi ha deciso di educare il figlio alla condivisione del proprio lavoro, far capire perché la mamma non sarà più presente come prima, vivere il più possibile quegli istanti che le rimarranno per sempre dentro e che, altrimenti, non capirebbe quando sarà grande e vivrebbe tutto questo come un abbandono. Si è vero che per tutte le mamme non è così e che hanno difficoltà a portare i propri figli al lavoro ma qui parliamo di persone che hanno deciso di stare al vertice di un paese, di una città dove la loro vita per 4/5 anni è stata e sarà un inferno e solamente chi lo vive sulla propria pelle lo potrà capire. Non difendo la Meloni, anni luce distante dal mio essere, la difendo per aver mostrato al mondo la sua umanità. E non è da tutti.
Oggi è la festa di tutti i lavoratori, ma in particolare il tuo.
Tu che oggi ti senti un leone,
vorresti gridare per quanto tu abbia sofferto,
per le ingiustizie che hai subito, per tutte le dita contro che ti hanno puntato.
Per esserti preso la colpa per la diffusione di questa malattia, nonostante i fatti e tutte le evidenze scientifiche che hanno smentito i ‘cantastorie’.
Oggi brindo a te, che non ti sei piegato di fronte al ricatto di stato,
brindo a te che per lavorare hai dovuto pagare di tasca tua il ‘pizzo’.
Brindo a te che ti sei fatto fare un fastidioso tampone ogni due giorni per accedere al tuo posto di lavoro, nonostante la Costituzione parlasse chiaro.
Brindo a te insegnante che hai perso la gioia di insegnare ai tuoi alunni per una legge infame,
che ti sei fatto sospendere,
che non ti sei piegato e che nonostante tutto reintegrato continui ad essere vilipeso,
ed emarginato in uno scantinato senza la possibilità di insegnare,
nonostante tutte le evidenze scientifiche che hanno smascherato questo governo di azzeccagarbugli.
Brindo a te poliziotto che ti hanno tolto l’arma e ti hanno tolto lo stipendio,
brindo a te che portavi in giro politici ma ti sei fatto sospendere mentre sentivi discorsi sul salario minimo e di difesa dei più deboli, mentre a te ti hanno tolto tutto.
Brindo a te medico, che nonostante tu fossi laureato e quindi il più accreditato a parlare,
ti hanno tolto il camice e ti hanno sospeso dall’ordine dei medici, mentre hanno accolto medici stranieri senza abilitazione e senza i requisiti che a te chiedevano.
Brindo a te che nonostante tu avessi parenti in ospedale o in RSA non te li hanno fatti vedere, non hanno potuto sentire il tuo calore e la tua vicinanza anche se sano e negativo al test.
Purtroppo ancora soffri per questo perché fino a Dicembre 2022(forse) ancora rimarrà in piedi questa follia.
Brindo a te che ti hanno dato del terrapiattista, del complottista, del fascista, dell’egoista, del menefreghista e ti hanno detto che non pensi agli altri.
Brindo a te sportivo che non ti sei potuto allenare,
Brindo a te ragazzo che non hai più visto i tuoi compagni agli allenamenti ma magari a scuola si.
Ti hanno tolto la possibilità di fare sport e senti dire a qualcuno che il diritto allo sport deve essere inserito in costituzione.
Brindo a te che ancora in classe ti costringono con la mascherina mentre in discoteca, negli stadi e nei negozi nei quali andrai non la dovrai più portare.
Ti hanno discriminato nel silenzio generale, del menefreghismo, questo si, di molti.
Ha fatto male il silenzio di chi la pensa in maniera diversa ma che non ha mosso un dito per difenderti.
Ma non sei stato solo, insieme a te ci sono state molte persone che hanno detto NO.
Che hanno rifiutato qualsiasi ricatto, libertà di scelta sempre e comunque.
A te oggi si innalza il mio calice, oggi sei un po’ più libero, nonostante tutto.
Chiudo gli occhi e penso se lo avesse fatto Virginia un annuncio del genere, oggi sotto casa avremmo avuto con i forconi ambientalisti, associazioni e paladini della salute, interviste a medici ed esperti, tv e aperture di giornale catastrofici.
Se in campagna elettorale avesse detto di essere contraria e poi di botto così senza senso(alla Boris cit.)avesse detto il contrario?
Ecco cosa diceva prima di essere eletto
Immaginate cosa avrebbero detto e scritto?
Ora Zingaretti e il suo piano regionale dei rifiuti che ha visto la luce dopo oltre dieci anni di assenza(che non prevede inceneritori) che farà?
Siamo qui con i pop corn in mano.
Per assistere al nuovo balletto di parole e di facce di plastica, finte e ipocrite.
Ora il termivalorizzatore diventa una bella cosa, pulita, quasi ecologica, moderna. Sti caxxi del riciclo, del riuso e riduzione, sono per sfigati.
Ci sarà l’aria profumata a Roma, sempre di più.
Sarà come quando spruzzi in bagno il deodorante dopo aver evacuato, l’odore rimane anche se nascosto, un bel profumo di violetta,
ma tu senti che sotto sotto qualcosa non torna, dovresti aprire la finestra ma preferisci spruzzare e far finta che sia risolto il problema.
I rifiuti non verranno incendiati ma ci daranno calore, quel calore famigliare, quello di una volta.
Lo stato di emergenza è finito e il Greenpass è stato eliminato! In autunno non verrà più considerato come strumento di prevenzione del contagio, non diranno più che se lo possiedi hai la garanzia di essere in un luogo sicuro, non diranno più che se non ti vaccini muori sicuro, non sentiremo più ministri che godono nel descrivere la pratica del tampone e che questa abbia un costo psichico per chi si sottopone al test. Si investirà finalmente nella sanità pubblica, nei farmaci antivirali e nella ricerca.
I soldi destinati alle armi saranno destinati a questo. Non ricatteranno più nessuno, il lavoro sarà garantito a tutti come dice la nostra costituzione, anche lo stipendio non verrà tolto a nessuno, lo sport sarà diritto inviolabile dell’essere umano soprattutto per i ragazzi, così come la libertà di scelta di ogni singolo individuo quando si parla di trattamenti sanitari.. Nessuno sarà più considerato un cittadino di seria A o di serie B in base ad QR code. I diritti non scadranno di 6 mesi in 6 mesi. Per fortuna è finito tutto, oppure no?
Mi sembra un dejavù ma è tutto vero. Il PD si riprende Roma, ha vinto in i tutti i municipi, tranne uno. Stranamente proprio dove il movimento si giocava il ballottaggio con la destra. Gualtieri avrà al suo fianco la regione Lazio del ‘compare’ Zingaretti. Un Rosso(finto,molto sbiadito) colora i nostri quartieri. Vedrete che da domani Roma sarà Ginevra, i cinghiali saranno già un ricordo, si apriranno gli impianti magicamente e la spazzatura sparirà. I giornali e i media diranno che finalmente si è invertita la rotta e che andrà tutto bene, ma ci vorrà del tempo. Magari una seconda consiliatura, perché 5 anni sono pochi. Quel tempo che nessuno ci ha mai dato sin dal primo giorno. I ‘capaci’ sono tornati, o meglio non sono mai andati via. Negli uffici, nelle dirigenze, nei posti di potere, sono sempre stati li. Pronti a rallentare, a rinviare, a girarsi dall’altra parte ma scattanti appena il ‘partito’ chiama. E ora si riprendono tutto di nuovo. No non se lo riprendono, mi sbaglio, è sempre stato loro. Non sono bastati i bilanci in ordine, non è bastato il salvataggio di Atac, gli autobus nuovi, la lotta alla criminalità e al malaffare. L’approvazione di bilanci regolari in Ama dal 2003. I nuovi compattatori e squaletti. Non è bastata l’onestà, le piazze e le strade illuminate, la lotta allo spaccio, i bandi regolari, le nuove assunzioni delle precarie nelle scuole, i nuovi vigili, Expo 2030, il Pums, le palestre nuove, i playground, lo skate park, gli eventi innovativi come la Formula E, le nuove bike lane e piste ciclabili, l nuovi bandi per il verde orizzontale e verticale, il bando dei sampietrini, la demolizione della tangenziale, i lavori sulla Tuscolana, il rifacimento di 800km di strade con interventi di manutenzione straordinaria, marciapiedi nuovi, il tunnel Giovanni Paolo II rifatto completamente, Non è bastato tutto questo ed altro ancora. (Per vedere una parte dell’immenso lavori consiglio questo sito http://www.cosefatte.it) Abbiamo subito 5 anni di lotte e sgambetti degni della peggior politica con i media asserviti e pronti al massacro. Certo errori ci sono stati ma non ci è stato mai concesso nulla, mai un articolo che rendesse merito. Adesso arriveranno tanti soldi per Roma, arriveranno anche i famosi poteri chiesti invano per anni. Anni di richieste buttate al vento. Arriveranno perché i capaci devono gestire il denaro, loro, non noi. Ora basta, torniamo ad essere l’alternativa a queste corazzate di clientelismo, riprendiamoci quello che ci hanno tolto nuovamente. Basta essere la stampella del PD, torniamo ad essere il terzo incomodo, torniamo a parlare alle persone, su cosa li abbiamo traditi? Parliamo dei nostri temi. Un appello a tutto il movimento, il 60% dei Romani non ha scelto questo sindaco, non è andato a votare. Parliamo a loro e a chi ha votato col naso turato. Non si può continuare così. Il Movimento si deve dare una scossa. Ho ancora negli occhi i festeggiamenti di Napoli mentre si perdeva a Roma e a Torino. Dovevate difenderle con i denti e invece vi siete piegati e avete preferito festeggiare con chi ci ha sempre schifato. Piegati a Letta, Zingaretti, De Luca, ai Franceschini e alla Lorenzin. Io attendo sulla riva del fiume, nella speranza che rinasca quell’ardore che è sparito in troppe persone. Avanti con coraggio.
Grazie per tutti i messaggi di affetto che stiamo ricevendo, non smetterò mai di ringraziarvi.
Abbiamo perso non ci sono dubbi, ci porteremo sempre nel cuore questi anni difficili ma allo stesso tempo fantastici.
È stato un onore poter servire la nostra città,Virginia lo ha fatto con tutta la forza e l’energia possibile, non ha mai smesso di impegnarsi per migliorare e migliorarsi.
Evidentemente non siamo riusciti a trasmettere alle persone quello che è stato fatto in questi anni, dispiace tanto.
Roma aveva bisogno di continuità, spero che il nuovo sindaco non distrugga tutto quello che di buono troverà.
E posso assicurare che è molto.
Auguro al nuovo sindaco di lavorare come ha fatto lei,
di spegnere la luce del Campidoglio per ultimo come ha fatto lei,
di prendere decisioni scomode senza badare al consenso come ha fatto lei,
di combattere il malaffare come ha fatto lei,di ascoltare come ha fatto lei,
di metterci la faccia sempre come ha fatto lei,
di lavorare per il bene di tutti e non di pochi come ha fatto lei.
Una guerriera accetta la sconfitta.
Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in Vittoria.
Ella è amareggiata dal dolore, della perdita, soffre all’indifferenza.
Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo.
Una guerriera sa che la guerra è fatta di molte battaglie,
Day 31 Ci siamo, siamo arrivati al giorno delle elezioni. Questo racconto giornaliero ha descritto la nostra vita durante questo periodo a dir poco intenso. Io sono al seggio, sveglia alle 6. Ho sentito Virginia rientrare a notte fonda, è dovuta scappare per l’incendio al ponte di ferro. Un vero disastro, un ferita al cuore di Roma. Neanche la notte prima delle elezioni l’ha passata tranquilla, ma questo è il suo ruolo ed è giusto così. Ho visto le immagini e le sue dichiarazioni, l’ho vista provata e stanca. Ieri prima che succedesse questo lo avevamo passato in tranquillità, partita di pallone di Matteo e giro per le vie di Roma. Appena saliti in automobile la prima canzone che ha suonato dal nostro stereo è stata Roma di Mannarino, coincidenza. Tra poco verrà a votare qui alla sezione dove sto facendo il rappresentante di lista. Per ora non c’è tantissima gente, la mattina sembra scorrere tranquilla e sorniona. Sto scrivendo questo post dalla scuola, assonato, con un buco allo stomaco e con un’ansia che ormai è alle stelle. Roma tra oggi e domani deciderà da chi farsi amministrare per i prossimi 5 anni, oggi e domani i romani sono chiamati a scegliere, chi non sceglie e non partecipa poi non si dovrà lamentare. Il voto è partecipazione, il voto è la nostra possibilità di scelta, andate a votare. Buon voto Roma!
Noi carichi a pallettoni, ieri ho seguito Virginia quasi tutto il giorno.
Tra organizzazione della giornata,impegni istituzionali, interviste in televisione, incontri con i comitati e cittadiniIl giorno è passato veloce.
Secondo me bisognerebbe istituire da statuto di Roma Capitale, un giorno con il sindaco per ogni cittadino a rotazione.
Per rendersi conto davvero e da vicino quello che un sindaco fa per la propria città.
Dovrebbe essere permesso da statuto.
Come vedete, nel video, in mattinata siamo stati nel suo ufficio e sulla sua scrivania ho trovato il libro di Gianroberto Casaleggio e sfogliando mi sono soffermato su queste tre frasi: -Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama Farfalla. -Nel paese della bugia, la verità è una malattia -La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini. Direi tre frasi perfette per descrivere questo momento. Soprattutto la seconda, quando si parla dicendo la verità, quando si affermano cose scomode ti emarginano, ti attaccano e ti trattano da appestato, vedi presentazione della Nuvola.
Giornata passata a mille all’ora tra impegni istituzionali,
tra cambi di scarpe(ma perché hanno inventato le ballerine?),
uno sguardo veloce su Roma dal ‘balconcino’ più bello del mondo,
con vista mozzafiato, al trucco autogestito in bagno ai cambi di abito per l’intervista con la Merlino all’aria che tira,
alla diretta fb con Alessandro Di Battista e al parco Tamburrano a parlare con i comitati e i cittadini del posto.
Alle 18 solita enjoy che mi ha riportato a casa da Matteo.
Finita la giornata chiacchierando davanti ad un piatto di minestrone a mezzanottele ho chiesto:
Come stai?
Come ti senti?
Mi ha risposto alla grande, mi sento di aver dato tutto il possibile e credo di farcela nuovamente.
Io in questi giorni ho un misto di sensazioni che vanno dall’euforia al panico totale.
Devo ostentare sicurezza e tranquillità ma la mia faccia a volte tradisce l’ansia.
Mi sento come se stessi sulle montagne russe, lo stomaco è in subbuglio, questi tre giorni saranno interminabili per il mio sistema nervoso.
Oggi ultimo giorno di Campagna elettorale
Ore 11.45 a Tor Sapienza Via Tranquillo Cremona 6
con chiusura alle 20 a Piazza Bocca della Verità,
dobbiamo trasmettere tutta l’energia possibile a Roma e ai romani.Che scelgano chi è stato dalla loro parte, sempre.
Restituiamo a Virginia l’affetto e la passione che ci ha messo in questi 5 anni con la vostra presenza, non potete mancare oggi.
Inizia la mattinata con una bella notizia per la nostra città,
Roma è candidata ufficiale per EXPO 2030.
Roma comincia a correre e a investire per il futuro. Grazie ai conti in ordine finalmente Roma tornerà protagonista.
Ieri ho seguito Virginia tutto il giorno, fino alle 18 perché poi dovevo dare il cambio ai nonni con Matteo.
E’ stata una giornata fianco a fianco e faticosa.Molto calda, sembrava una giornata di Agosto.Sole a picco e tante sudate.
Quando stai con lei e la vedi al lavoro ti accorgi di quanto possa essere innamorata del suo lavoro, di quanta passione ci mette, di quanta energia ci mette.
Siamo partiti da casa verso le 9 e siamo andati al mercato di Val Melaina, tantissima gente un misto tra persone contente e persone scontente, io mi stupisco della sua calma, del suo impegno a spiegare alle persone perché esistono determinati problemi, c’è chi ascolta, chi ringrazia, chi l’abbraccia, chi la insulta gratuitamente senza un perché.
Rimanendo a distanza ascolto le persone che commentano,
c’è chi dice ma hai visto è proprio brava,
quant’è piccola sembra una ragazzina,
Hai capito perché questa cosa non si può fare?
Mamma mia ancora state dietro a questa,
C’avete tradito etc.
Io voto Meloni(ma perché si candida?)insomma se ne sentono di tutti i colori.
Questa è la bellezza di Roma.
Dopo il mercato siamo andati al Colosseo per vedere i nuovi giardini, un lavoro magnifico.
Nel video c’è Virginia che mi fa vedere il prima e il dopo, una riqualificazione incredibile dopo decenni di incuria per il posto più bello del mondo.
Andate a vedere che lavoro magnifico è stato fatto.
Poi di corsa in Campidoglio, sono le 14.
Non si mangia, direi come al solito, Virginia tira fuori dal suo frigo in studio dei pezzetti di Parmigiano e degli yogurt.
Che fortuna!
Mi devo abituare ai suoi ritmi e al suo cibo.
Mi sogno una carbonara, ma non posso nemmeno sognarlo che siamo già in strada.
Ha un intervista con Italpress, assisto dallo studio.
Perfetta, come sempre.Poi andiamo di corsa per un’altra intervista nel camper con Askanews.
Verso le 16 appuntamento a Casale Nei dove l’aspettano dei cittadini per un dibattito.
Ore 18 si torna sul Camper per andare alla marcia della legalità, ma io la devo lasciare per andare da Matteo.
Torno a casa prendendo una enjoy che purtroppo non arriva in periferia inoltrata, il primo posto utile è la stazione di Monte Mario, parcheggio, prendo il treno.
Verso le 19 arrivo devastato, poi mi faccio la domanda, ma come fa tutto il giorno cosi?
Sembrava un fiorellino quando l’ho salutata.
Mi dice che tornerà presto, ma è mezzanotte e ancora di lei nessuna traccia.
Porto Puffo giù, sui fornelli un bel minestrone freddo preparato da mia madre.
Sa che è uno dei piatti preferiti di Virginia(a parte la zucca e il Philadelphia NDR),ogni volta che viene a casa mamma le fa trovare pronto una bella quantità di verdure.
Vado a dormire con Puffo che mi guarda, penso che mi stia dicendo vai pure, l’aspetto io.
Mi sveglio questa mattina e vedo il piatto nel lavello, bene qualcosa ha mangiato.