
Buongiorno,
siamo all’ultimo lunedì prima delle elezioni.
Ieri come noto a tutta Roma c’è stato il derby della capitale.
Io e Matteo aspettavamo Virginia per vederlo insieme alle 18, maglietta indossata, tifo da curva.
Ovviamente alle 18 non c’è,
ritarda per impegni dell’ultimo secondo.
10’ minuto segna la Lazio,
Virginia ancora non rientra a casa,
io e Matteo esultiamo garbatamente.
Ore 18.15 rientra,
un saluto distratto,
va in bagno,
noi rimaniamo incollati al televisore.
La Lazio raddoppia, goal di Pedro, apoteosi.
Lei ancora chiusa in bagno.
Verso fine primo tempo si presenta e si mette a vedere il derby con noi.
Modalità tutone e felpona oversize.
Come va?
Chi ha segnato?
Appena pronunciate queste parole segna la Roma.
2-1
Io e Matteo ci guardiamo,
lei dice vabbè torno al bagno,
noi facendo finta di non credere a queste cose le diciamo di rimanere:
Stai pure.
Lei non è tifosa, o meglio, lo è per amore del quieto vivere in famiglia.
Ama questa città,
e sarebbe contenta se le due squadre, e tutto lo sport romano,
riuscissero ad affermarsi in Italia e nel mondo,
io e Matteo siamo un po’ meno sportivi e più tifosi ma ultimamente ci sta influenzando anche su questo.
Finisce il primo tempo tiratissimo, il tempo di girarmi e dorme sul divano.
E’ esausta e sfinita. La lasciamo dormire.
Inizia il secondo tempo, al 62’ segna Anderson con una volata del nostro Ciro sulla fascia e un assist al bacio, 3-1.
Alle nostre urla si desta e dice….ah chi ha segnato?
Da li in poi segue la partita con attenzione e la Roma segna,
ci viene un sospetto, ma restiamo fiduciosi, non siamo scaramantici.
Finisce 3-2 con un ansia incredibile, Roma all’attacco, bel derby, squadre e allenatori si sono dati battaglia.
Finita la partita l’ansia sparisce ma rimane ancora quel senso di agitazione, dal ‘vi vedo un po’ tutti agitati’ al ‘mi vedo un po’ agitato’ è un attimo.
Realizzo che manca una settimana alle votazioni, questa ultima settimana mi sono preso le ferie al lavoro.
Ho la testa e il cuore ormai immersi in questa volata finale, non ho energie per concentrarmi sul lavoro.
Lei oggi è uscita presto di casa,
oggi ha tante interviste,
probabilmente non riuscirà ad essere presente all’inaugurazione della pista ciclabile Santa Maria/San Filippo Neri.
Esce di casa sempre come in foto,
ogni volta sembra un trasloco.
Tra documenti, borse, cambi di abito, scarpe per le varie situazioni della giornata.
Le famose buste sparse per casa,
uno sherpa si porta dietro meno cose.
Avanti tutta!